Windows 10 in pericolo: il supporto termina nel 2025, gli esperti consigliano Linux
Il sistema operativo Windows 10 continua a registrare un’ampia diffusione tra gli utenti, nonostante il termine del supporto previsto tra circa nove mesi. Con un notevole numero di computer non in grado di aggiornarsi a Windows 11, i rischi per la sicurezza informatica sono destinati ad aumentare. Secondo gli esperti di ESET, è preferibile considerare Linux come alternativa per chi non soddisfa i requisiti hardware imposti da Microsoft.
La diffusione di Windows 10 e Windows 11
Dai dati pubblicati da StatCounter, emerge che Windows 10 mantiene ancora una forte presenza nel mercato dei sistemi operativi, con una quota pari al 62,7%. Questa crescita è sorprendente considerando l’imminente scadenza del supporto, fissata per il 14 ottobre 2025. Al contempo, Windows 11 registra un market share di 34,12%, in calo rispetto al mese precedente. Questo scenario ha spinto i cybercriminali a prepararsi a lanciare attacchi mirati approfittando dell’abbandono del supporto per Windows 10, un fatto che potrebbe rivelarsi devastante per gli utenti.
Il supporto a Windows 10 ha già superato l’ottavo anno di attività, consolidando la sua posizione tra i sistemi operativi più utilizzati. A differenza di Windows 7, la cui fine del supporto ha visto una rapida transizione degli utenti verso Windows 10, oggi molti stanno restando bloccati tra i limiti dell’hardware. Per Microsoft, l’attenzione è rivolta al nuovo sistema operativo e i requisiti maggiormente severi hanno escluso molte macchine dal poter accedere all’aggiornamento.
I requisiti hardware di Windows 11 e le differenze rispetto a Windows 7
L’introduzione di Windows 11 ha portato con sé requisiti hardware specifici, tra cui la necessità di tecnologie come PopCnt e SSE4.2. Contrariamente a quanto avvenuto in passato, come nel caso di Windows 7, dove era possibile aggirare molti limiti hardware, oggi la regola è più rigida. Alcuni utenti tentano di utilizzare tool come Rufus per installare Windows 11 su macchine non compatibili, ma questo non fornisce una garanzia di sicurezza e stabilità nel lungo periodo. Con la crescente incidenza di attacchi informatici, la protezione dei dati diventa una priorità.
ESET evidenzia i potenziali rischi nell’uso di versioni obsolete di Windows, avvertendo della possibilità di attacchi ransomware, furti di dati e spionaggio. Gli utenti che rimarranno su Windows 10 dopo la fine del supporto rischiano di esporsi ad un incremento significativo delle vulnerabilità. La situazione si complica ulteriormente per le aziende, che potrebbero avere costi elevati per garantire la sicurezza delle proprie reti.
La proposta di switching a Linux
Per coloro che non hanno accesso a nuove apparecchiature e desiderano evitare i pericoli associati alla fine del supporto di Windows 10, ESET suggerisce di esplorare la strada di Linux. Sebbene la quota di mercato di Linux sia attualmente intorno al 4,13%, una maggiore diffusione di Linux potrebbe verificarsi entro la fine dell’anno, potenzialmente incoraggiata dai problemi di compatibilità con Windows 11.
Nonostante ciò, la transizione a Linux può risultare complicata per molte aziende, le quali potrebbero fare affidamento su software che non supportano il sistema operativo open source. Sostituire l’intero parco macchine con nuovi computer compatibili è un’alternativa costosa che poche aziende possono sostenere. La mancanza di applicazioni specifiche per Linux rimane un ostacolo significativo per una migrazione efficiente.
Con un panorama così complesso, è fondamentale che gli utenti e le aziende prendano decisioni informate sui propri sistemi operativi, considerando sia la sicurezza che la compatibilità operativa.