E’ prevista per febbraio la discussione del SOPA (Stop Online Piracy Act), una legge che vuol regolamentare internet ma che molti sospettano che voglia in realtà imbrigliare la rete sotto una cappa di controllo politico.
Lo sciopero di alcuni dei maggiori siti internet, tra cui Wikipedia inglese ma anche WordPress.org e Google, che ha coperto il proprio marchio con una striscia nera, sembra aver sortito qualche effetto. Non moltissimi, in realtà, perchè la discussione è stata solamente rimandata. Anzichè discuterne tra qualche giorno, infatti, se ne riparlerà a febbraio, ma le forze che propongono questa riforma per ora non si sono arrese e non hanno ritirato la proposta.
La prossima scadenza però è vicina: il 24 gennaio il Senato americano discuterà del PIPA (Protect IP Act), un provvedimento simile al SOPA sul quale però lo stesso presidente americano Barak Obama sembra essere contrario. La casa bianca ha infatti dichiarato la sua intenzione di opporre il veto contro una legge che è ritenuta lesiva del diritto d’espressione e che ostacola lo sviluppo e la libertà di internet.
Se le proteste dovessero fallire e queste proposte diventassero leggi, assisteremmo molto probabilmente a chiusure immotivate di qualsiasi sito internet che venga accusato anche da un solo utente di aver pubblicato contenuti protetti da copyright o anche, visto che siamo su AppManiaci, veder ritirare un’app dal mercato perchè accusata di plagio senza potersi difendere in un’aula di tribunale.
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