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Sora sbarca in Italia: il generatore di video di OpenAI delude le aspettative

Negli ultimi mesi, il mondo dell’intelligenza artificiale ha assistito a un’accelerazione significativa, con l’introduzione di nuovi modelli e strumenti. Tra queste innovazioni, OpenAI ha recentemente lanciato Sora, un generatore di video basato su intelligenza artificiale che promette di rivoluzionare il modo in cui creiamo contenuti visivi. Dopo un’attesa che ha suscitato grande curiosità, Sora è finalmente disponibile anche in Italia, ma le sue prestazioni attuali hanno sollevato diverse perplessità.

caratteristiche e limitazioni di Sora

Sora è stato presentato per la prima volta a febbraio 2024, in un evento che ha suscitato grande attenzione nel settore. Il suo obiettivo principale è generare video a partire da descrizioni testuali dettagliate, un compito ambizioso che rappresenta un significativo passo avanti rispetto ai modelli precedenti. Tuttavia, la sua disponibilità iniziale era limitata a Paesi selezionati e gli utenti dell’Unione Europea, compresi quelli del Regno Unito e della Svizzera, erano rimasti esclusi a causa di problematiche normative.

Con l’arrivo di Sora in Europa, gli utenti italiani possono finalmente accedere a questo strumento innovativo attraverso un abbonamento a ChatGPT Plus, che costa 20 dollari al mese. Tuttavia, il modello offre diverse limitazioni:

  1. I video possono essere generati con una durata massima di 5 secondi in risoluzione 720p.
  2. Oppure 10 secondi a 480p.
  3. Solo gli abbonati al piano Pro, che richiede un pagamento mensile di 200 dollari, possono generare video fino a 20 secondi in risoluzione 1080p e senza filigrana.

prestazioni di generazione video

Una delle caratteristiche più interessanti di Sora è la sua capacità di trasformare immagini statiche in animazioni, remixare video esistenti e generare contenuti video realistici. Tuttavia, nonostante queste potenzialità, i risultati ottenuti finora non sono stati entusiasmanti. Molti utenti hanno riscontrato che Sora non segue correttamente le istruzioni di prompt semplici e che ci sono mancanze nella coerenza fisica degli elementi generati.

Per testare le capacità di Sora, abbiamo provato a chiedere la generazione di scene complesse. Ad esempio, abbiamo richiesto un video di “una scena gradangolare di un meteorite che precipita dallo spazio e colpisce la Terra, facendo crescere fiori di mille colori al momento dell’impatto”. Nonostante il potenziale creativo di questa richiesta, il risultato finale è risultato insoddisfacente e lontano dalle aspettative.

Successivamente, abbiamo deciso di semplificare il nostro approccio chiedendo a Sora di generare un video di “un robot triste che gira la testa e, guardando di fronte a sé, inizia a sorridere”. Per migliorare il prompt, abbiamo creato uno storyboard dettagliato, descrivendo ogni aspetto della scena. Il prompt finale includeva descrizioni visive dettagliate, come: “Un robot triste, con una struttura metallica liscia e occhi blu luminosi, è seduto in una stanza spoglia, con la sua testa abbassata che esprime malinconia. La luce soffusa dell’ambiente crea ombre delicate sulle superfici metalliche del robot”. Nonostante questi sforzi, il risultato finale non ha soddisfatto le aspettative.

considerazioni finali

Infine, per testare le capacità di Sora in un contesto più semplice, abbiamo utilizzato un’immagine stock di un pappagallino con il prompt “Il pappagallo batte le ali”. In questo caso, il risultato è stato piacevole e ha mostrato un certo livello di competenza nella generazione di video, suggerendo che Sora potrebbe funzionare meglio con richieste meno complesse.

L’arrivo di Sora in Italia rappresenta un’opportunità significativa per i creatori di contenuti, ma è chiaro che il modello ha ancora molto da migliorare. La capacità di generare video realistici e coerenti a partire da descrizioni testuali è un compito estremamente difficile e, mentre Sora è un passo nella giusta direzione, le sue prestazioni attuali lasciano a desiderare.

OpenAI continua a lavorare per migliorare le proprie tecnologie e, con ogni aggiornamento, ci si aspetta che Sora possa diventare uno strumento più potente e versatile. Tuttavia, per ora, gli utenti italiani e europei dovranno fare i conti con i limiti attuali del sistema e valutare se l’abbonamento a ChatGPT Plus o Pro valga la pena in base alle proprie esigenze.

Il panorama dell’intelligenza artificiale è in costante evoluzione, e Sora è solo uno degli strumenti che stanno emergendo come parte di questa rivoluzione. Con il progredire della tecnologia, è probabile che vedremo miglioramenti significativi nelle capacità di generazione video, ma per ora, i risultati di Sora mettono in evidenza quanto ancora ci sia da fare per raggiungere l’ideale di una creazione video automatizzata davvero efficace.

Simone Tarquini

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