
Senato approva la delega per l'intelligenza artificiale: cosa cambia per il futuro?
Il 24 ottobre 2023, l’Aula del Senato della Repubblica Italiana ha approvato con un voto significativo, 85 favorevoli e 42 contrari, il disegno di legge delega sull’Intelligenza artificiale (IA). Questo provvedimento rappresenta un passo importante per il futuro tecnologico del Paese, affrontando questioni cruciali riguardanti la regolamentazione e l’implementazione dell’IA in Italia, un settore in rapida evoluzione e di crescente rilevanza economica e sociale.
I punti chiave del ddl sull’intelligenza artificiale
Il disegno di legge è composto da 26 articoli e si articola attorno a cinque aspetti fondamentali:
- Strategia nazionale in materia di IA
- Autorità competenti
- Azioni di promozione
- Tutela del diritto d’autore
- Sanzioni penali
La legge si propone di adeguare il quadro normativo italiano agli standard europei, garantendo al contempo una gestione responsabile ed etica dell’IA in vari settori della società .
Delega al governo e alfabetizzazione
Uno dei punti salienti del ddl è la delega al governo per attuare le modifiche necessarie all’ordinamento italiano in conformità con il Regolamento dell’Unione Europea, previsto per il 13 marzo 2024. Questa delega include la promozione dell’alfabetizzazione dei cittadini in materia di IA, un aspetto cruciale per garantire che la popolazione possa interagire in modo consapevole con le tecnologie emergenti. Inoltre, la legge prevede la formazione degli iscritti ai vari ordini professionali, un passo necessario per preparare i professionisti a lavorare in un contesto sempre più influenzato dall’IA.
Principi generali e tutela penale
Gli articoli 3, 4 e 5 delineano i principi generali della legge, sottolineando un approccio antropocentrico, il rispetto per le istituzioni democratiche, i diritti fondamentali e il divieto di discriminazione. Questi principi sono essenziali per garantire che l’IA venga sviluppata e utilizzata in modo che rispetti i valori democratici e i diritti umani, evitando abusi e discriminazioni.
Un aspetto particolare del ddl è l’articolo 6, che esclude dalla disciplina le attività legate alla sicurezza nazionale, alla cybersicurezza e alla difesa. Questo riconoscimento è fondamentale in un periodo in cui le minacce informatiche e le questioni di sicurezza nazionale sono al centro dell’attenzione pubblica e politica.
Investimenti e futuro dell’IA in Italia
Il disegno di legge tratta anche l’uso dell’Intelligenza artificiale in diversi ambiti, come la sanità , la ricerca scientifica, il lavoro, l’informazione e la protezione dei dati personali. Il ddl prevede un investimento significativo, con un’autorizzazione di spesa di 1 miliardo di euro, dedicato allo sviluppo dell’IA e alla tutela degli utenti. Questo investimento è indicativo dell’impegno del governo italiano a sostenere l’innovazione tecnologica e a garantire che il Paese rimanga competitivo in un contesto globale.
In conclusione, il disegno di legge delega sull’Intelligenza artificiale rappresenta un passo significativo per l’Italia nel campo della tecnologia e dell’innovazione. Con la sua approvazione, il Senato ha aperto la strada a una regolamentazione che potrebbe avere un impatto profondo sulla vita quotidiana dei cittadini e sul futuro delle professioni, ponendo l’accento su un uso responsabile e sostenibile dell’Intelligenza artificiale.