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Scontro nella comunità WordPress: Mullenweg disattiva account di sviluppatori dissidenti

La comunità di WordPress sta vivendo un periodo di tensione che coinvolge Matt Mullenweg, CEO di Automattic, e alcuni sviluppatori che si oppongono alle sue recenti decisioni. L’azienda ha disattivato gli account di cinque contributor attivi nel progetto open source, segnando un punto di rottura significativo all’interno della grande famiglia di WordPress. Nel frattempo, la società ha annunciato che ridurrà il suo supporto al progetto, a causa di un controverso scontro legale con WP Engine.

Controversie sulla gestione di WordPress

Il conflitto è emerso in modo particolare alla fine dell’anno scorso, quando Joost de Valk, ex CEO di Yoast e figura di spicco nello sviluppo di WordPress, ha suggerito l’adozione di un modello di sviluppo più indipendente. De Valk ha proposto un approccio federato che permetterebbe agli sviluppatori di distaccarsi da WordPress.org e di creare copie dei repository per plugin e temi. La sua idea ha guadagnato l’appoggio di Karim Marucchi, CEO di Crowd Favorite, ma ha sollevato un’ondata di opposizione da parte di Mullenweg.

Mullenweg ha risposto a tali suggerimenti chiudendo gli account di de Valk e di altri tre sviluppatori, incluso Se Reed, Heather Burns e Morten Rand-Hendriksen. La scelta di Mullenweg di disattivare gli account di Burns e Rand-Hendriksen è particolarmente controversa, dato che questi ultimi non contribuiscono attivamente al progetto da quasi cinque anni. Molti interpretano questa azione come una vendetta personale piuttosto che una decisione basata su considerazioni di merito.

La questione del fork e dei repository indipendenti

Una parte cruciale della disputa riguarda il concetto di fork. Mullenweg ha recentemente dichiarato di sostenere l’idea di un fork, pur senza utilizzare il marchio WordPress, che sembra suggerire che prevede un insuccesso per tale iniziativa. È importante notare che de Valk e Marucchi non avevano effettivamente proposto un fork, ma piuttosto l’istituzione di repository indipendenti, un approccio che potrebbe garantire maggiore autonomia agli sviluppatori.

Questa tensione è un chiaro segnale di come le differenze di visione all’interno della comunità possano influenzare lo sviluppo di una piattaforma fondamentale come WordPress. Il dibattito sul fork porta con sé importanti implicazioni per gli sviluppatori che potrebbero cercare di esplorare strade alternative senza le limitazioni imposte dalla direzione attuale di Automattic.

Riduzione del supporto da parte di Automattic

In una mossa che ha suscitato ulteriori preoccupazioni, Automattic ha annunciato che il suo contributo sponsorizzato al progetto WordPress verrà ridotto da 60 a 45 ore settimanali. Secondo l’azienda, questa scelta è motivata da un bilanciamento inadeguato tra le ore dedicate allo sviluppo da parte sua e quelle di WP Engine, che attualmente contribuisce con 40 ore settimanali. La decisione di ristrutturare l’impegno di Automattic nel progetto di WordPress è collegata anche alla controversia legale in corso con WP Engine.

L’azienda texana è accusata di sfruttare i marchi associati a WordPress e WooCommerce per trarne profitto senza versare royalties adeguate o fornire un contributo significativo al progetto stesso. Questa disputa legale ha costretto Automattic a riconsiderare la distribuzione delle proprie risorse, ponendo interrogativi sul futuro della piattaforma e sulla capacità della comunità di rispondere in modo coeso a tali sfide.

Futuro incerto per WordPress e la comunità

Le recenti decisioni di Mullenweg e le tensioni emergenti all’interno della comunità pongono interrogativi sul futuro di WordPress come piattaforma e sull’unità dei suoi sviluppatori. Con una crescente divisione tra i sostenitori della gestione attuale e quelli che desiderano un approccio diverso, si delinea uno scenario in cui l’equilibrio tra le esigenze di innovazione e il rispetto delle tradizioni e delle pratiche consolidate potrebbe essere messo ulteriormente alla prova. La comunità dovrà probabilmente affrontare questi dilemmi nelle prossime settimane, mentre le dinamiche interne continuano a evolversi.

Redazione

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