Alcune password sono nettamente meno sicure di altre. Scopriamo di quali stiamo parlando, tutti i dettagli in merito.
Ogni anno, il mondo online si trova a fronteggiare una battaglia silenziosa ma devastante contro i cybercriminali. Le statistiche parlano chiaro: milioni di utenti diventano vittime di attacchi informatici, spesso non per la loro abilità, ma per scelte avventate. La password, quella barriera fondamentale per proteggere le informazioni personali, viene troppo spesso scelta in modo superficiale. Una recente ricerca di NordPass ha rivelato che le password deboli, come “123456”, continuano a dominare le classifiche globali. Ma perché è così pericoloso utilizzare combinazioni così semplici? Scopriamo insieme questo inquietante scenario.
Non è affatto una sorpresa sapere che “123456” campeggia sopra tutte le altre nella classifica delle password più vulnerabili, essendo l’illustrazione perfetta di come comportamenti imprudenti possano mettere a rischio i nostri dati. La piaga delle password deboli è un problema persistente, e questo codice è talmente prevedibile che può essere decifrato in meno di un secondo. Durante le ultime analisi di NordPass, questa password ha occupato il primo posto in cinque delle sei classifiche, e l’unico “rivale” che è riuscito a spodestarla, “password”, sembra ugualmente scontato.
Il report ha preso in esame un database enorme di 2,5 terabyte, proveniente sia da fonti aperte sia dal Dark Web, il lato oscuro di internet, quindi chiaramente non ci piove che la questione della sicurezza è drammatica. Stiamo parlando di dati rintracciabili in ben 44 paesi! Le password più fragili non solo sono comuni tra gli utenti privati, ma si trovano anche tra gli account aziendali, dove la posta in gioco è ancora più alta. La combinazione di nomi, sequenze numeriche e parole comuni ha spianato la strada per attacchi automatizzati che possono testare migliaia di password al secondo, rendendo la vita davvero facile ai malintenzionati.
Nel momento in cui le scelte di sicurezza sono così superficiali, le aziende si pongono a rischio di gravi perdite, non solo di denaro, ma anche di reputazione. Se un attacco avviene nei loro sistemi e i dati dell’utente vengono compromessi, le conseguenze possono rivelarsi devastanti e durature. Certamente la prevenzione è l’arma migliore, e ciò implica non solo l’adozione di password più sicure, ma anche una maggiore consapevolezza riguardo ai comportamenti online.
Se siete curiosi di sapere quali siano le password meno sicure più adottate, ecco un elenco che vi lascerà a bocca aperta. La lista globale è un vero spaccato sulla mancanza di attenzione degli utenti riguardo alla sicurezza. Ecco i campioni di fragilità:
Ora, se andiamo a vedere la situazione nel Bel Paese, la classifica rimane sorprendentemente simile, ma con alcune variazioni che, ora vediamo, rendono tutto ancor più interessante. Ecco le top 20 password più comuni in Italia:
Sono numeri e combinazioni che parlano da soli. Non solo queste password sono prevedibili, ma un gran numero di loro rivela informazioni su dati personali, come nomi o squadre del cuore. Quando ci si sente al sicuro, si rischia di lasciarsi andare a scelte decisamente discutibili.
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