PS1, che peccato: ecco i 5 giochi giapponesi migliori mai usciti in occidente
La Playstation 1 è stata certamente l’inizio di una fantastica era, anche se purtroppo alcuni giochi non hanno mai visto l’occidente.
In un’epoca in cui i videogiochi stanno conquistando sempre più la scena, ci sono titoli che sono rimasti nel dimenticatoio, relegati solo a determinati mercati. In particolare, la PS1 ha ospitato quasi 10.000 videogiochi in dieci anni di vita, ma molti di questi hanno visto la luce solo in Giappone. Scopriamo insieme cinque giochi che, nonostante il loro potenziale, non sono mai riusciti a varcare le frontiere europee e americane.
Ace Combact 3 e Dragon Quest: poteva andare diversamente
Ace Combat 3 è un titolo che ha fatto discutere. Anche se è stato rilasciato in Occidente, poco e niente ha a che fare con la sua controparte giapponese, Electrosphere. La versione nipponica del gioco offre un’esperienza narrativa ricca di diramazioni nei livelli e numerosi finali distinti, tutto racchiuso in filmati curati da Production I.G., famosi per le loro animazioni di alta qualità. Purtroppo, questa ricchezza di contenuti non è stata mantenuta nelle versioni destinate a USA e PAL, dove il gameplay è stato semplificato, diventando simile a quello dei predecessori, Ace Combat e Ace Combat 2. La riconversione ha portato a un’esperienza di gioco decisamente più lineare, abbandonando quel tocco di originalità che rendeva la versione giapponese così intrigante. Questo aspetto ha suscitato un certo rammarico nei fan, che avrebbero preferito una versione più fedele all’originale.
I primi due capitoli di Dragon Quest Monsters sono nati su Game Boy e, dopo, sono stati riproposti su PS1 con un tocco di grafica rinnovata e controlli perfezionati. Ma, ahimè, il calore del mercato occidentale non ha mai accolto questa compilation, lasciando i fan europei e americani con l’amaro in bocca. Questo titolo ha dato il via a una serie di avventure nel mondo di Dragon Quest, ma rimane ignoto a chi non ha avuto la possibilità di esplorare le meraviglie offerte dalla versione giapponese. L’assenza della raccolta in Occidente ha lasciato un vuoto nel cuore degli appassionati, con molti che continuano a chiedersi se mai avranno l’occasione di immergersi nuovamente in queste avventure uniche e affascinanti. In un mercato sempre più globale, il rifiuto di portare titoli come Dragon Quest Monsters ha contribuito a creare una frattura tra i fan delle diverse regioni.
Pepsiman e The Adventures of Little Ralph: due rarità
Pepsiman, per molti, è solo un’opera promozionale, ma, a sorpresa, ha conquistato il suo pubblico diventando un vero e proprio oggetto di culto negli anni. L’idea di impersonare un personaggio che corre per le strade raccogliendo lattine di Pepsi può sembrare folle, ma l’esperienza si rivela appagante, anche se il gameplay è, diciamo, piuttosto mediocre. La semplicità del gioco, unita a una certa dose di ironia, ha reso Pepsiman un titolo da non sottovalutare. La sua storia ci offre uno spaccato ironico del mondo della pubblicità, in un’epoca in cui i brand cercavano di farsi largo nel cuore dei consumatori. La scelta, seppur strana, di creare un videogioco per promuovere una bevanda ha permesso a Pepsiman di guadagnarsi un posticino nel cuore di molti gamer nostalgici.
Ventilato nel 1999, The Adventures of Little Ralph è un videogioco che trasporta i giocatori in un mondo affascinante e nostalgico. Ispirato a titoli come Dragon’s Crown, questo platform game in 2D è nato come un’avventura per SNES prima di giungere su PS1. Il suo lancio fu un po’ tardivo, ma la sua eredità continua a vivere tra i collezionisti, tanto che è diventato uno dei giochi più rari per la console Sony. Anche se alcuni potrebbero vederlo come un titolo minore, Little Ralph offre un’esperienza di gioco che cattura il cuore e la mente di chi ama immergersi in storie progettate con cura, accompagnate da meccaniche di gioco intriganti che invogliano a scoprire di più.
Tales of phantasia: un gioiello del ruolo mai visto in occidente
Ultimo, ma non meno importante, Tales of Phantasia è il primo capitolo della famosa serie Tales Of, nato inizialmente su SNES. Successivamente, Bandai Namco ha deciso di dare nuova vita a questo capolavoro, portandolo su PlayStation con un remake che però non ha mai oltrepassato i confini giapponesi. La mancanza di un rilascio internazionale ha privato i gamer di Occidente di una storia ricca di emozioni e di personaggi memorabili, rendendo Tales of Phantasia un titolo leggendario tra gli appassionati. Questo videogioco rappresenta una parte di storia del gaming, un pezzo di un mosaico che continua a mancare per molti fan della serie. Un vero e proprio peccato che in tanti non abbiano avuto l’opportunità di scoprire l’universo ricco e colorato che questo titolo è in grado di offrire.
Nel mondo dei videogiochi, esistono gemme nascoste e titoli dimenticati che raccontano storie affascinanti. È sempre emozionante ricordare i giochi che non hanno trovato spazio in mercati più ampi e riflettere su come avrebbero potuto influenzare generazioni di giocatori.