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Perché gli utenti Android non comprano le app


Nel settore della tecnologia informatica la nuova corsa all’oro è quella dello sviluppo software “mobile“.
Con la trasformazione dei telefonini cellulari a veri e propri computer che prendono il nome di smartphone, l’accesso a Internet e ai servizi si è spostato dalla scrivania al palmo della mano degli utenti.
Normale quindi vedere fermento tra tutte le software house più grandi per cercare di replicare il successo di Apple con i suoi iPhone e iPad, da Google con Android a Microsoft con Windows Phone 7.

La differenza tra uno smartphone di successo e uno non di successo, ormai non è più solo nel design ma nelle funzionalità che esso offre e in particolare nella quantità e qualità di applicazioni (app) a disposizione.
Infatti se è vero che Apple ha saputo creare un telefonino gradevole esteticamente, ha sviluppato tutto il suo successo grazie al suo sistema operativo, iOS, facile da usare e divertente.

Sulla scia di Apple, quindi anche gli altri competitor si stanno muovendo. A partire da Google e Microsoft.
Google in realtà sembra aver fatto un passo falso con il suo Android, non tanto per le funzionalità del sistema operativo in se per se ma per il modello di business del suo app store che non funziona come dovrebbe. Infatti l’Android Market, seppur migliorato negli ultime mesi, presenta molte lacune. Si può partire con il fatto che l’utente Android non è disposto a comprare per una app che non è stata nemmeno testata da Google.

Infatti il processo di validazione delle app non è presente su Google Android pertanto qualsiasi sviluppatore può pubblicare ciò che vuole, anche a pagamento, senza nessun controllo.
Molto differente è invece il processo di validazione delle app di Apple, che obbliga gli sviluppatori a inviare una propria versione che verrà testata dall’iTunes Team. Solo una volta che è stata presa in revisione l’app potrà essere validata per la pubblicazione su App Store o meno.
Questo passaggio che può richiedere dai 7 ai 14 giorni è un sistema, non amato dagli sviluppatori, ma naturalmente apprezzato dai clienti Apple. Infatti l’utilizzatore del melafonino ha la garanzia che l’app o il gioco che ha scaricato è stato validato da un team di professionisti.
Quindi anche se Android è sempre più diffuso tra gli smartphone di certo il suo Android Market può considerarsi fallimentare per il momento.

Altri competitor come HP/Palm e Microsoft hanno capito che la chiave del successo per il mercato delle app è proprio la fase di testing. Quindi oltre a migliorare il proprio sistema operativo in termini di funzionalità è importante avere app di successo e di qualità.

Mango in tal senso dovrebbe rappresentare una novità importante per Microsoft, per questo motivo la società fondata da Bill Gates sta cercando di convertire sempre di più sviluppatori Apple e Android, in sviluppatori Windows Phone 7.

Redazione

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