Nuove regole per le recensioni turistiche: solo quelle recenti conteranno
Negli ultimi anni, il fenomeno delle recensioni online ha assunto un’importanza cruciale nel settore turistico e della ristorazione. I consumatori si affidano sempre più spesso alle opinioni altrui per decidere dove mangiare o dove pernottare. Tuttavia, questo sistema ha mostrato diverse falle, alimentando il problema delle recensioni false e ingannevoli. Per affrontare questa situazione, il Consiglio dei Ministri italiano ha recentemente presentato una bozza di disegno di legge (ddl) che introduce regole più severe per la pubblicazione delle recensioni online, in particolare per quelle riguardanti le piccole e medie imprese del settore turistico e della ristorazione.
Le nuove regole per le recensioni online
La proposta del governo si concentra principalmente sull’affidabilità delle recensioni pubblicate su piattaforme come Tripadvisor, Google Maps e simili. Secondo il ddl, solo gli utenti che hanno effettivamente utilizzato un prodotto o un servizio potranno lasciare una recensione, e questo deve avvenire entro un massimo di 15 giorni dalla fruizione. Questa misura è stata pensata per garantire che le recensioni siano fresche e pertinenti, evitando giudizi basati su esperienze passate e non recenti.
Verifica dell’effettivo utilizzo del servizio
Un aspetto fondamentale del ddl è la necessità per il consumatore di dimostrare l’effettivo utilizzo del servizio. Questo solleva interrogativi su come queste verifiche verranno implementate. Le piattaforme di recensioni dovranno sviluppare metodi per accertare l’identità del recensore, possibilmente richiedendo documentazione come scontrini o fatture. Tuttavia, è lecito chiedersi se queste pratiche non possano risultare invasive o complicate per gli utenti.
Diritto di replica e lotta alle recensioni false
Un’altra novità introdotta dalla bozza riguarda il diritto di replica per le imprese recensite. Esse potranno contestare recensioni ritenute ingannevoli o non veritiere e richiedere la loro rimozione. Questo rappresenta un passo avanti verso una maggiore equità nel sistema delle recensioni. Inoltre, la bozza di ddl vieta anche l’acquisto e la vendita di recensioni, un fenomeno purtroppo diffuso che ha minato la credibilità di molte piattaforme. Non sarà più possibile promettere vantaggi o incentivi in cambio di recensioni positive, compromettendo l’integrità delle opinioni espresse dagli utenti.
Conclusioni e prospettive future
Per garantire il rispetto di queste nuove normative, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) avrà il potere di infliggere sanzioni in caso di violazioni. Sarà previsto un codice di condotta per gli intermediari e i soggetti attivi nella diffusione di recensioni online, attraverso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM). Ciò potrebbe tradursi in un controllo più rigoroso e in una responsabilità maggiore per le piattaforme di recensioni che operano in Italia.
Nonostante le buone intenzioni di questo ddl, ci sono ancora molte domande senza risposta. Come verrà gestita la verifica dell’uso di un servizio? Sarà necessario caricare documentazione che comprovi la fruizione del servizio? E quali costi aggiuntivi potrebbero essere sostenuti dalle strutture e dalle aziende per gestire questo processo di verifica? Queste sono solo alcune delle questioni che dovranno essere affrontate durante il percorso legislativo.
Nel contesto attuale, la lotta contro le recensioni false è cruciale per preservare la fiducia dei consumatori e garantire un mercato equo. Con l’aumento della digitalizzazione e l’importanza crescente delle recensioni online, è fondamentale che il governo italiano trovi un equilibrio tra protezione dei consumatori e diritti delle imprese. La speranza è che questa iniziativa possa contribuire a creare un ambiente di recensioni più autentico e trasparente, restituendo ai consumatori la capacità di fare scelte informate e consapevoli.