
Meta AI sbarca in Italia: chat su WhatsApp, Instagram e Messenger per un nuovo inizio
A distanza di circa un anno e mezzo dal suo lancio negli Stati Uniti, Meta AI ha finalmente fatto il suo ingresso nell’Unione Europea e, in particolare, in Italia. A partire dal 20 marzo 2024, inizia la distribuzione di una nuova funzione di chat intelligente, disponibile in sei lingue europee, tra cui l’italiano, nelle piattaforme WhatsApp, Instagram e Messenger di Facebook. Questo lancio rappresenta un passo significativo per Meta, che ha scelto di attivare il servizio in 41 Paesi europei, inclusi gli Stati membri dell’UE, e in 21 territori oltremare europei. La nuova funzionalità è stata progettata per migliorare l’interazione degli utenti con le app di messaggistica, rendendo le comunicazioni più dinamiche e interattive.
Come funziona Meta AI in Italia
Attualmente, Meta AI si limita a una funzione di chat intelligente che integra informazioni provenienti dal web, piuttosto che offrire l’intero repertorio di servizi disponibili in altri mercati. Gli utenti italiani potranno accedere a Meta AI cercando l’icona caratteristica del servizio, rappresentata da un cerchio blu che, in realtà, è multicolore.
La funzionalità è accessibile inizialmente su WhatsApp, per poi estendersi a Messenger e ai messaggi diretti su Instagram. Gli utenti potranno utilizzare l’intelligenza artificiale nelle chat di gruppo semplicemente digitando “@MetaAI” seguito dalla propria domanda o richiesta. Questo approccio mira a facilitare l’interazione e a rendere la comunicazione online più fluida e informativa.
Critiche alle normative europee
L’arrivo di Meta AI nel Vecchio Continente non è avvenuto senza polemiche. Un comunicato ufficiale di Meta ha sottolineato che “ci è voluto più tempo di quanto avremmo desiderato” per portare questa tecnologia in Europa, a causa delle complesse normative vigenti, tra cui il GDPR (Regolamento generale sulla protezione dei dati). La società ha espresso la sua frustrazione riguardo le restrizioni europee, che hanno rallentato la diffusione della propria IA.
Infatti, Meta ha dovuto rivedere le proprie politiche di training dell’IA a seguito dell’emergere di preoccupazioni relative alla privacy. La compagnia ha deciso di non lanciare i suoi modelli multimodali nell’UE, citando l’incertezza nella regolamentazione riguardante lo scambio di dati e il training dei modelli AI. Tale situazione ha portato a una limitazione dei servizi offerti, riducendo l’accesso delle tecnologie avanzate disponibili negli Stati Uniti e in altri mercati.
Limitazioni del servizio in Europa
La decisione di limitare l’accesso agli strumenti di intelligenza artificiale avanzata ha avuto implicazioni anche per il lancio di altri servizi correlati, come i modelli Llama 3.2. Questi modelli, presentati a settembre 2024, sono stati introdotti in Europa senza le versioni multimodali da 11B e 90B, ma solo con quelle ridotte da 1B e 3B, dove “B” indica i miliardi di parametri. Questa scelta ha suscitato preoccupazioni riguardo alla competitività dell’Europa nel settore dell’AI, in confronto a mercati meno restrittivi come quello statunitense.
Un esempio tangibile di queste limitazioni riguarda anche gli occhiali smart Ray-Ban di Meta, che in Italia, a partire da novembre 2024, consentiranno solo di porre domande all’IA, ma non di utilizzare la fotocamera integrata per interagire visivamente con l’ambiente circostante. Negli Stati Uniti, invece, gli utenti possono utilizzare l’IA per analizzare e modificare immagini in tempo reale, interagire vocalmente e persino generare contenuti personalizzati basati sulle loro preferenze.
Un passo verso il futuro
Il portavoce di Meta ha dichiarato a CNET che l’azienda ha lavorato intensamente per trovare un modo di introdurre Meta AI nell’UE in modo conforme alle normative europee. Ha aggiunto che l’attuale offerta rappresenta solo un modello di testo, che non è stato addestrato su dati di prima parte provenienti da utenti europei. Questo approccio garantisce che Meta continui a rispettare le regole sulla privacy, mentre l’azienda cerca di adattarsi al panorama normativo europeo.
L’introduzione di Meta AI in Italia potrebbe quindi rappresentare un passo importante verso una maggiore integrazione dell’intelligenza artificiale nelle piattaforme di social media. Tuttavia, le restrizioni attuali evidenziano la necessità di un dialogo continuo tra aziende tecnologiche e autorità di regolamentazione per garantire un utilizzo responsabile e innovativo dell’IA, tutelando al contempo i diritti degli utenti europei. Con il progresso della tecnologia, il futuro di Meta AI in Europa potrebbe riservare ulteriori sviluppi e opportunità, sempre più attenti alle normative locali.