Manca sempre meno al lancio di Android 16: cosa possiamo aspettarci

Android 16 è attesissimo, e sembra proprio che dovrebbe essere vicino al lancio definitivo. Ecco cosa aspettarsi dall’uscita definitiva.

A pochi giorni dall’annuncio di Google circa il lancio imminente di Android 16, è già tempo di mettere in agenda una data “ufficiale” per il rilascio della versione AOSP e gli aggiornamenti per i dispositivi Pixel compatibili. Sorprendentemente, il grande giorno è fissato per il 3 giugno 2024, un anticipo di tre o quattro mesi rispetto ai lanci degli anni scorsi, più allineato con le informazioni che sono trapelate sino a questo momento. Esploriamo insieme cosa ci aspetta nel prossimo ciclo di sviluppo.

Finalmente, Android 16 sta per arrivare e non sarà necessario aspettare. Gli insider di Google hanno confermato, infatti, che il 3 giugno 2024 potrebbe segnare un nuovo inizio per gli utenti Android. Da sempre, la casa di Mountain View ha seguito un calendario piuttosto rigido per il rilascio delle sue versioni Android, ma ora sembra che ci sia un cambiamento di rotta.

Il 3 giugno non riguarda solo il lancio di Android 16, ma sarà anche la data in cui verrà rilasciata la AOSP e l’aggiornamento per i dispositivi Pixel supportati. Se analizziamo i lanci passati, notiamo che il precedente Android 15 era atteso per il 3 settembre 2023, con l’OTA per i Pixel disponibile solo a partire dal 15 ottobre. Un notevole anticipo, quindi, che fa sperare gli utenti in un’uscita più tempestiva.

Gli aggiornamenti precedenti, come Android 14 e Android 13, avevano rispettivamente delle scadenze che si avvicinavano più ai tradizionali tempi di rilascio. Con questa nuova tempistica, i fan di Android potrebbero godere della novità prima del previsto, e le aspettative riguardo le nuove funzionalità e miglioramenti del sistema operativo sono alle stelle.

Ciclo di sviluppo: una nuova timeline

Se la data del 3 giugno 2024 si rivelerà esatta, si potrà delineare una vera e propria timeline del ciclo di sviluppo di Android 16, il quale potrebbe partire addirittura due mesi in anticipo rispetto alle tempistiche tipiche. Di solito, la prima Developer Preview viene resa disponibile a febbraio, ma quest’anno potrebbe succedere anche prima.

Andando a dettagliar e un po’ meglio, ecco come potrebbero svolgersi le varie fasi:

• Novembre 2023: potrebbe arrivare la beta 1 per Android 15 QPR2.
• Dicembre: avremo una versione più stabile di Android 15 QPR1 insieme alla beta 2 di QPR2 e alla Developer Preview 1 per Android 16.
• Gennaio 2024: beta 3 di Android 15 QPR2 e Developer Preview 2 di Android 16.
• Febbraio 2024: ci si aspetta la beta 1 di Android 16, e così via.

Fino ad arrivare a maggio, dove probabilmente sarà rilasciata la beta 4 di Android 16, prima del grande rilascio stabile. In generale, le fasi di sviluppo sembrano più rapide rispetto agli anni passati, il che potrebbe portare a una maggiore efficienza e di conseguenza a novità più attese per gli utenti.

Tutto quello che sappiamo su Android 16

Android 16 non si limita a regalare solo un numero, ma oltre a rappresentare un importante passo avanti, avrà come tema i Baklava, dolci turchi famosi per i loro strati e la dolcezza incredibile. Questa informazione è emersa già nei mesi precedenti e le conferme non sono tardate ad arrivare.

Oltre al simpatico accostamento gastronomico, Android 16 si presenta con alcune funzionalità molto attese dagli utenti, svelate tramite l’analisi approfondita del codice sorgente di Android 15 e delle versioni beta attuali. Tuttavia, c’è ancora molta curiosità riguardo ai Pixel che potranno essere aggiornati.

Secondo le previsioni, gli smartphone Pixel 7, 8 e 9, assieme a Pixel Tablet e Pixel Fold, sono in linea per ricevere il tanto agognato aggiornamento. Anche se i Pixel 6, inizialmente previsti per il termine del supporto, dovrebbero comunque ricevere Android 15 QPR1, sembra che non potranno contare su Android 16.

Con tutte queste novità in arrivo, la speranza degli utenti è di poter finalmente provare un sistema operativo più fluido e ricco di funzionalità, riuscendo così a esprimere al meglio le potenzialità della tecnologia moderna.