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Ma quale Tik Tok: ecco l’app preferita dalla Gen Z, non la indovineresti mai

Forse non ci crederete mai, ma non è Tik Tok l’applicazione preferita dalla Gen Z. Ecco qual è, per quanto sorprendente.

La generazione Z, composta dai nati tra il 1995 e il 2010, è un gruppo unico, il primo a essere cresciuto completamente nell’era digitale. Con una percentuale sorprendente di quasi il 40% degli utenti di smartphone a livello globale che rientra in questo gruppo, la loro influenza sul mercato delle applicazioni è estremamente significativa. Attraverso una recente ricerca, è emerso quali siano le app più scaricate da gennaio a ottobre di quest’anno da questa gioventù tecnologica. Un esplorazione nei numeri riesce sempre a far luce su tendenze e preferenze, e la generazione Z non è da meno.

Temu: il dominio delle app economiche

L’app più scaricata in assoluto è stata Temu, con un impressionante totale di 41,98 milioni di download tra gli utenti della generazione Z. Questo dato rivela non solo la popolarità dell’app, ma anche un chiaro trend: la preferenza verso piattaforme che propongono prodotti a prezzi ultra-accessibili. Non è un caso, infatti, che con l’emergere di Temu si è discusso molto di un possibile store low cost da parte di Amazon, portando così a galla questioni di sostenibilità e responsabilità sociale.

Ecco l’app preferita dalla Gen Z (www.appmaniaci.com)

Allo stesso tempo, Temu si trova al centro di critiche legate alle condizioni di lavoro all’interno della sua catena di approvvigionamento e la qualità dei suoi prodotti. In questo contesto, la generazione Z mostra una particolare sensibilità verso questi temi. Eppure, trovandosi spesso senza alternative valide ed etiche, continuano a valutarne i vantaggi economici a discapito di tali problematiche. Un altro competitor, invece, è Shein, che ha registrato 14,68 milioni di download. Questa dinamicità nel popolo degli appassionati dello shopping online rivela così una contraddizione, perchè se da un lato c’è la preoccupazione per pratiche commerciali poco etiche, dall’altro c’è anche una forte necessità di convenienza economica.

TikTok e la nuova era della ricerca

Al secondo posto nella classifica delle app più scaricate si posiziona TikTok con ben 33,23 milioni di download. Incredibile eppure vero: non è solo un’app di intrattenimento, ma è diventata anche il principale motore di ricerca per molti giovani. Questo dato potrebbe sembrare strano a chi non è più giovane, ma i ragazzi della generazione Z preferiscono immergersi in video brevi piuttosto che cercare informazioni su Google. Quest’app ha trasformato la fruizione dei contenuti, rendendoli più immediati e accattivanti, tanto che persino YouTube ha visto una significante crescita nei download con 14,03 milioni in questo stesso periodo.

Tik Tok si difende bene (www.appmaniaci.com)

Ma non è tutto, c’è un sorprendente sviluppo anche nel panorama delle app brevi. La nuova arrivata ShortMax ha conquistato più di 10 milioni di utenti da gennaio, portando una ventata di freschezza nel mercato e dimostrando che c’è spazio per nuove idee. Le piattaforme di contenuti video sono quindi in fermento, con TikTok, YouTube e ShortMax a segnare il passo.

Le app di Meta e il loro successo

Un interessante capitolo è rappresentato dalle applicazioni sviluppate dal gruppo Meta. Threads, lanciata da poco più di un anno, ha già accumulato 32,32 milioni di download, seguita da WhatsApp e Instagram, rispettivamente con 28,42 milioni e 26,29 milioni di download. Questi numeri rinforzano l’idea che le applicazioni di Meta continuano a dominare il mercato, nonostante la concorrenza serrata e anche le polemiche legate alla privacy.

Ottimi numeri anche per Meta (www.appmaniaci.com)

Nonostante Facebook e Messenger siano leggermente in calo con 20,58 e 17,63 milioni di download, è chiaro che l’universo Meta è ancora molto ben radicato nella quotidianità di questa generazione, portando a una continua domanda di innovazione e contestualizzazione. È anche interessante notare come queste app siano tanto utilizzate da ragazzi che cercano socializzazione e connessione, fondamentali in un mondo che cambia a una velocità vertiginosa.

Christian Camberini

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