
L'Europa lancia un piano ambizioso per i chip e l'intelligenza artificiale
Negli ultimi anni, la crescente dipendenza globale dalla tecnologia ha evidenziato l’importanza strategica della produzione di semiconduttori. L’Unione Europea, consapevole di questa necessità e della sua attuale vulnerabilità , sta accelerando i suoi sforzi per diventare un attore chiave nel settore dei chip, in particolare quelli destinati all’intelligenza artificiale (IA). Recentemente, Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva della Commissione europea per la Sovranità tecnologica, ha annunciato durante una conferenza organizzata dal Financial Times e Google a Bruxelles che è in fase di sviluppo un nuovo piano dedicato a questo settore cruciale.
La necessità di un piano europeo per i semiconduttori
Virkkunen ha sottolineato che l’Europa deve garantire la propria capacità di progettare e produrre chip per l’intelligenza artificiale. Questa affermazione rispecchia una crescente preoccupazione per la dipendenza dell’Europa da fornitori esterni, in particolare dall’Asia e dagli Stati Uniti, per i semiconduttori, che sono componenti essenziali per una vasta gamma di tecnologie moderne. Attualmente, l’Europa rappresenta solo il 10% del valore globale del mercato dei semiconduttori, un dato che evidenzia la necessità di un intervento deciso per rafforzare la posizione del continente in questo ambito.
Chips Act 2: un passo avanti per l’industria
Il nuovo progetto, noto come “Chips Act 2”, mira a costruire su quanto già delineato nel primo European Chips Act lanciato nel 2022. L’obiettivo di questo piano originale era quello di stimolare l’industria dei semiconduttori in Europa, fornendo supporto finanziario e creando un ambiente di innovazione favorevole. Con il Chips Act 2, si intende fare un ulteriore passo avanti, focalizzandosi specificamente sulla produzione di chip destinati all’intelligenza artificiale, un settore in rapida crescita che richiede tecnologie avanzate e capacità di elaborazione sempre più sofisticate.
L’importanza dei semiconduttori per l’IA
L’importanza dei semiconduttori per l’intelligenza artificiale non può essere sottovalutata: questi chip sono alla base di molte applicazioni AI, dall’apprendimento automatico alla visione artificiale, fino ai veicoli autonomi. La domanda di chip per IA è destinata ad aumentare vertiginosamente nei prossimi anni, e l’Europa deve essere pronta a soddisfare questa richiesta. La Commissione europea prevede investimenti significativi nel settore, con l’aspettativa di attrarre anche investimenti privati per sostenere la crescita della filiera.
Inoltre, il nuovo piano dell’UE si inserisce in un contesto globale di crescente competizione tecnologica, in particolare con gli Stati Uniti e la Cina, che stanno investendo miliardi per dominare il mercato dei semiconduttori. Negli Stati Uniti, l’Inflation Reduction Act ha destinato ingenti fondi per promuovere la produzione di semiconduttori sul suolo americano, mentre la Cina ha lanciato il suo piano Made in China 2025, puntando a diventare un leader mondiale nella tecnologia.
Sostenere l’innovazione e la formazione
Virkkunen ha evidenziato che la produzione locale di chip non solo aumenterebbe l’autonomia tecnologica dell’Europa, ma contribuirebbe anche a creare posti di lavoro e stimolare l’innovazione. La Commissione Europea è consapevole che un’industria dei semiconduttori forte è fondamentale per supportare altre industrie chiave, come l’automotive, la salute e le tecnologie digitali.
Il Chips Act 2 potrebbe anche prevedere misure per sostenere le start-up e le piccole e medie imprese (PMI) nel settore, promuovendo la ricerca collaborativa tra università e industria. Investire nell’istruzione e nella formazione per preparare una forza lavoro qualificata è un altro aspetto cruciale, poiché la domanda di professionisti specializzati nel campo della tecnologia dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale è in continua crescita.
In aggiunta, è importante notare che l’UE sta cercando di stabilire alleanze strategiche con altri paesi e regioni per garantire l’accesso a risorse critiche, come le terre rare, necessarie per la produzione di chip. Questa cooperazione internazionale è fondamentale, poiché molte delle materie prime utilizzate nella produzione di semiconduttori provengono da paesi specifici, e l’Europa deve diversificare le sue fonti per ridurre i rischi legati alla catena di approvvigionamento.
In conclusione, l’Europa si sta preparando a una svolta significativa nel settore dei semiconduttori e dell’intelligenza artificiale. Con il Chips Act 2 e la crescente attenzione verso la sovranità tecnologica, l’UE si propone di diventare un attore centrale in un’industria cruciale per il futuro dell’economia globale. La capacità di progettare e produrre chip per l’IA non solo rappresenta un’opportunità economica, ma è anche fondamentale per garantire che l’Europa possa competere in un mondo sempre più digitalizzato e interconnesso.