L’avviso urgente dall’agenzia delle entrate: attenzione
Può capitare di ricevere un avviso urgente dell’Agenzia delle entrate. Quando accade è sempre avere la massima attenzione
Essendo, l‘Agenzia delle entrate l’ente pubblico italiano responsabile della gestione, riscossione e controllo delle imposte sul territorio nazionale, è suo compito comunicare con i contribuenti, dare loro le informazioni necessarie, metterli al corrente di nuove leggi, modifiche e di qualsiasi cosa riguardi la loro posizione rispetto alle tasse.
Proprio per la sua autorevolezza le sue comunicazioni godono di grande fiducia, ma è sempre un bene? Purtroppo negli ultimi anni l’Agenzia delle entrate ha segnalato un preoccupante aumento di tentativi di truffa a danno dei contribuenti, veicolati attraverso campagne di phishing, smishing e malspam.
Queste comunicazioni fraudolente, che spesso assumono l’aspetto di notifiche ufficiali da parte dell’Agenzia o di altre istituzioni governative, mirano a ottenere dati personali, bancari o a indurre il pagamento di imposte non dovute.
Difendersi dai tentativi di truffa leggendo gli avvisi dell’Agenzia dell’Entrate
L’Agenzia delle Entrate sul proprio sito ufficiale ha messo a disposizione una lista di tutti gli avvisi urgenti che vengono fatti per mettere le persone in condizioni di non cadere nella trappola dei malintenzionati.
Una delle più recenti truffe, segnalata con avviso del 29 agosto 2024, riguarda la divulgazione di false richieste di pagamento per il recupero di presunti fondi fiscali. Il fenomeno è in crescita e affianca altre truffe simili già rilevate a partire dall’inizio del 2023, che sfruttano argomenti come la tassazione delle criptovalute, i rimborsi fiscali e la dichiarazione dei redditi precompilata.
Particolarmente insidiosi sono i messaggi che si presentano come provenienti da autorità credibili, come il Direttore dell’agenzia delle Entrate o altri funzionari pubblici. Ad esempio, il 19 gennaio 2024, è stato lanciato un allarme per false comunicazioni inviate a nome del Direttore dell’agenzia, con richieste riguardanti dichiarazioni dei redditi inesistenti. Questi attacchi di phishing si caratterizzano per l’utilizzo di messaggi molto simili a quelli ufficiali, con l’intento di ingannare l’utente e indurlo a cliccare su link dannosi o a fornire informazioni personali sensibili.
Un’altra tecnica di frode emersa recentemente è il cosiddetto smishing, che sfrutta i messaggi di testo (SMS) per diffondere richieste di pagamento fraudolente o promesse di rimborsi fiscali, come avvenuto l’11 luglio 2024. Anche in questo caso, gli utenti vengono invitati a cliccare su link pericolosi che possono portare a malware o tentativi di furto di identità.
Inoltre, il fenomeno non riguarda solo i privati cittadini. Anche le imprese e i professionisti, soprattutto coloro che utilizzano piattaforme fiscali online come PuntoFisco, sono stati presi di mira. A partire da maggio 2024, diverse campagne di phishing hanno colpito gli utenti di questi sistemi, cercando di sfruttare l’affidabilità percepita dei servizi digitali per ottenere informazioni riservate.
L’Agenzia delle Entrate continua a esortare i cittadini a prestare la massima attenzione, ricordando che le comunicazioni ufficiali non richiedono mai l’invio di dati personali tramite email o SMS, né contengono link da cliccare per ottenere rimborsi. Si consiglia sempre di cestinare immediatamente qualsiasi messaggio sospetto e di verificare le informazioni solo attraverso i canali ufficiali dell’Agenzia.