L’effetto dell’uso dello smartphone sui più piccoli è oggetto di dibattiti sempre più accesi ma le ultime scoperte potrebbero shoccare talmente tanto da porre fine a questa discussa abitudine.
A quale genitore non capita: il bambino si lamenta, voi avete mille cose da fare ed ecco che il cellulare appare come una vera e propria ancora di salvezza. Sfruttando lo smartphone si può proporre al pargolo di turno un gioco, piuttosto che un cartone animato su YouTube e quel capriccio del momento sparisce come per magia. Ma se questo è l’effetto a breve termine quale potrebbe esser quello a lungo termine?
Proprio attorno a questo quesito si alimento quotidianamente il dibattito circa la possibilità di far interagire i più piccoli con gli smartphone. Da che età questa scelta può esser considerata opportuna? Quali sono le conseguenze degli schermi dei cellulari sulla crescita die più piccoli?
Uno studio pubblicato su Jama Pediatrics ha evidenziato ciò che comporta mettere i bambini davanti ad uno schermo e l’impatto descritto è stato tale da portare il popolo svedese a prendere immediati provvedimenti.
“I bambini di età inferiore ai 2 anni non dovrebbero utilizzare i media digitali”
Così lo studio svedese inizia ad affrontare la delicata questione del rapporto tra uso dello smartphone e crescita dei più piccoli.
“Potrebbe consentire ai genitori di evitare immediatamente un capriccio, ma a lungo termine l’uso ripetuto di questo tipo di strategia non permette ai bambini di sviluppare forti capacità di regolazione emotiva interna” (Caroline Fitzpatrick della University of Sherbrooke (Quebec), prima autrice dello studio, alla CBS).
A quanto pare, l’uso di dispositivi come gli smartphone per più di 75 minuti al giorno da parte di bambini di 3 anni e mezzo è tra i principali fattori che concorrono a far sviluppare sentimenti di “rabbia e frustrazione“ che il piccolo manifesterà poi attorno ai 4 anni e mezzo.
La cosa pare inoltre innescare un vero e proprio circolo vizioso. Questi sentimenti negativi infatti portano a loro volta ad un maggior utilizzo dei dispositivi stessi e così via.
In funzione di simili evidenze, la Svezia ha formulato nuove linee guida in cui si specifica come “i bambini di età inferiore ai 2 anni non dovrebbero utilizzare i media digitali, mentre i più grandi dovrebbero limitarne l’uso in modo da non escludere aspetti importanti della loro vita“.
Quali sono allora le buone abitudini da perseguire nel costruire il rapporto tra i propri figli e i cellulari di ultima generazione? Secondo l’agenzia per la sanità pubblica Folkhälsomyndigheten ne esistono di base sei:
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