La commissione europea indaga apple: le controversie sulle nuove commissioni in europa

A giugno 2024, la Commissione Europea ha avviato un’indagine nei confronti di Apple per presunta violazione del Digital Markets Act . Questo provvedimento è nato a causa della nuova commissione denominata Core Technology Fee , che ha suscitato forti reazioni tra gli sviluppatori, con Spotify che l’ha definita una forma di estorsione. La questione si inserisce all’interno di un contesto più ampio di regolamentazioni e sfide nel mercato digitale, dove le grandi piattaforme cercano di mantenere il controllo mentre i legislatori tentano di garantire una concorrenza equa.

L’indagine sulla core technology fee e le reazioni del mercato

La controversia sulla Core Technology Fee di Apple ha avuto inizio nel dicembre 2023, quando gli sviluppatori hanno ricevuto un questionario da Bloomberg riguardante le nuove politiche tariffarie. Apple ha creato due opzioni per gli sviluppatori europei: la prima prevede di attenersi ai termini contrattuali esistenti che stabiliscono una commissione del 30% su ogni acquisto in-app. La seconda opzione consente di adottare una nuova modalità di pagamento esterno, riducendo la commissione al 17%, ma comportando una ulteriore tassa di 0,50 euro per ogni installazione iniziale di app o app store alternativi.

Questa mossa ha destato preoccupazioni tra gli sviluppatori, poiché molti temono che l’introduzione della CTF possa portare a costi maggiori da trasferire ai consumatori. Inoltre, si è sollevato il timore che le nuove commissioni possano costringere gli sviluppatori a modificare i loro modelli di business già consolidati. L’aumento della complessità delle rispettive opzioni tariffarie ha sollevato dubbi su come queste politiche possano influire sulla sostenibilità delle piccole e medie imprese nel settore.

Le nuove commissioni di apple e le reazioni della commissione europea

Aggiungendo ulteriore confusione e tensione, all’inizio di agosto 2024, Apple ha apportato modifiche alle commissioni. Invece del precedente 17%, sono state introdotte le cosiddette Initial Acquisition Fee, fissata al 5%, e la Store Services Fee. Quest’ultima prevede un costo del 10% per i metodi di pagamento proprietari e addirittura del 20% per i metodi di pagamento esterni, completa di esenzione dalla CTF. Questi continui cambiamenti hanno amplificato la frustrazione tra gli sviluppatori, che si sentono intrappolati da un sistema in continua evoluzione.

La Commissione Europea ha comunicato che prenderà in considerazione i riscontri ricevuti dagli sviluppatori per valutare se le modifiche apportate da Apple risultano conformi al DMA. Il questionario inviato contiene domande strategiche: si indaga sull’impatto delle commissioni sui prezzi per i consumatori e se le nuove disposizioni genereranno reali economie per gli sviluppatori, come sostenuto da Apple. Questa fase di consultazione evidenzia un tentativo da parte dell’ente di raccogliere evidenze concrete prima di emettere qualsiasi giudizio.

Le possibili conseguenze per apple e il futuro del mercato digitale

A seguito della raccolta delle risposte da parte degli sviluppatori, la Commissione Europea sarà chiamata a decidere se Apple ha rispettato le normative previste dal DMA. In caso di violazioni accertate, Apple rischia di affrontare sanzioni significative, che potrebbero arrivare fino al 10% delle entrate globali annuali. Questa potenziale penalizzazione sottolinea la gravità della situazione e l’attenzione crescente delle autorità di regolamentazione nei confronti delle pratiche commerciali delle grandi multinazionali.

Le norme del DMA mirano a garantire un mercato digitale più equo e competitivo, cercando di limitare i comportamenti monopolistici di aziende come Apple. Le modifiche di tariffazione e l’introduzione della CTF possono costituire un test cruciale per la robustezza di queste normative, mentre gli sviluppatori e i consumatori osservano attentamente le evoluzioni di questa vicenda. La risposta dell’Unione Europea sarà un indicatore chiave per il futuro della regolazione del mercato digitale in tutto il continente e oltre.

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