Il calcolo quantistico perde slancio: le rivelazioni di Nvidia affondano il mercato

Le aziende impegnate nel calcolo quantistico hanno registrato un pesante crollo delle loro azioni, un evento che comincia a far riflettere sugli assetti del settore tecnologico. A scatenare questa ondata negativa è stata una dichiarazione di Jensen Huang, CEO di Nvidia, che ha stimato che il vero utilizzo pratico dei computer quantistici è ancora distante almeno due decenni. Questa affermazione ha un impatto significativo su un mercato che era già volatile e in cerca di stabilità.

La previsione di Jensen Huang

Il commento di Huang ha colpito come un fulmine a ciel sereno, nel contesto di un settore che aveva esibito un’ottima performance fino a quel momento. Con un orizzonte temporale di almeno vent’anni per il calcolo quantistico utile, l’entusiasmo si è rapidamente affievolito. Huang ha opinato che un periodo di quindici anni potrebbe sembrare ottimistico, mentre trenta anni potrebbe essere considerato esagerato; in questo contesto, venti anni potrebbe riflettere il consenso di molti esperti del settore.

Questa previsione ha smorzato la speranza di investitori e appassionati, in una fase in cui il calcolo quantistico aveva cominciato a guadagnare visibilità a causa di alcuni sviluppi significativi in passato. Ma la realtà resta dura: molti degli sforzi finora si sono limitati a risolvere problemi altamente specializzati, senza riuscire a raggiungere traguardi di portata più ampia. L’indicazione di Huang ha riflesso non solo scetticismo, ma anche la necessità di un approccio più prudente nei confronti degli investimenti nel settore.

Le perdite nel mercato del calcolo quantistico

Dopo le dichiarazioni di Huang, i titoli delle aziende di calcolo quantistico hanno subito un duro colpo, con perdite superiori al 35% per nomi di primo piano come Rigetti Computing, D-Wave Quantum, Quantum Computing e IonQ. Il valore di mercato totale di queste società ha visto svanire oltre 5 miliardi di dollari. Questo drammatico ritracciamento ha costretto molti a interrogarsi sulla sostenibilità a lungo termine degli investimenti nel calcolo quantistico.

Thomas Hayes, presidente di Great Hill Capital, ha osservato come ogni dollaro investito in queste azioni rappresenti un mancato investimento in aziende legate all’intelligenza artificiale, uno dei settori tecnologici più promettenti e fiorenti. A suo avviso, Huang ha certamente avuto un ruolo chiave nel provocare questo scossone, enfatizzando la validità della narrazione sull’IA a spese del calcolo quantistico. Questo scenario può anticipare una ristrutturazione degli interessi da parte di investitori e aziende, volti a dirigere fondi verso tecnologie più immediatamente profittevoli.

L’ottimismo recente e la frustrazione attuale

Solo lo scorso anno, il settore del calcolo quantistico aveva vissuto un periodo di gioia, sia per i notevoli progressi raggiunti sia per le valutazioni che erano triplicate grazie a risultati entusiasti e promesse di innovazioni. Google aveva persino dichiarato di aver raggiunto un traguardo epocale presentando un chip capace di risolvere un problema computazionale in tempi infinitamente brevi rispetto a un computer tradizionale. Tutto ciò aveva accresciuto l’aspettativa nel settore, accendendo l’interesse degli investitori.

Tuttavia, poco dopo, in aprile, le speranze si sono nuovamente affievolite quando Microsoft e Quantinuum hanno annunciato di aver fatto un progresso verso la commercializzazione delle tecnologie quantistiche senza fornire indicazioni sui tempi necessari per superare i limiti dei supercomputer attuali. Ivana Delevska, responsabile degli investimenti di Spear Invest, ha commentato che un arco temporale di 15-20 anni appare realistico, sugli stessi tempi impiegati da Nvidia nel suo percorso di sviluppo dell’accelerazione del calcolo.

Questa continua oscillazione di ottimismo e scetticismo ha contribuito a generare un clima di incertezza, rendendo difficile per gli investitori orientarsi in un panorama tecnologico complesso e in rapida evoluzione. Gli sviluppi futuri del calcolo quantistico dovranno necessariamente affrontare sfide significative prima di poter emergere come una realtà tangibile e profittevole.

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