Nel panorama dell’intelligenza artificiale, Gemini, il modello di generazione di immagini sviluppato da Google, ha recentemente fatto un passo significativo riaprendo la possibilità di creare immagini di persone. Dopo un anno di sospensione, a causa di preoccupazioni legate alla rappresentazione inaccurata di individui in contesti storici, Gemini ha aggiornato le sue funzionalità grazie alla versione Imagen 3. Questo cambiamento segna un’importante evoluzione nel modo in cui il modello gestisce la creazione di immagini, rendendolo più accessibile e versatile per tutti gli utenti.
La decisione di Google di interrompere la generazione di immagini di persone nel 2022 è stata influenzata da incidenti problematici, come la rappresentazione di soldati tedeschi della Seconda Guerra Mondiale con tratti asiatici o pelle nera. Questi eventi hanno sollevato interrogativi sulla responsabilità etica delle tecnologie di intelligenza artificiale. All’epoca, Gemini operava con il modello Imagen 2, che non era in grado di gestire adeguatamente le complessità della rappresentazione umana.
Con l’aggiornamento a Imagen 3, Google ha rivisitato le linee guida e implementato miglioramenti significativi. A febbraio, l’azienda ha annunciato la ripresa della generazione di immagini di persone, inizialmente limitata ad alcune applicazioni di Workspace. Gli utenti abbonati al piano Gemini Advanced hanno avuto accesso anticipato a queste nuove funzionalità. Oggi, la grande novità è che tutti gli utenti, anche quelli con un semplice account Google, possono utilizzare il modello tramite web o app, rendendo l’esperienza più inclusiva.
Nonostante i progressi, Gemini ha mostrato riserve su alcune richieste. Ad esempio, la generazione di un ragazzo di colore che dipinge all’aria aperta è stata inizialmente rifiutata, accettata solo con l’espressione “con la pelle nera”. Questo solleva interrogativi sulle linee guida etiche implementate nel modello. Sebbene Gemini stia “ancora imparando”, la generazione di immagini storicamente accurate è fondamentale per la credibilità del modello.
Inoltre, la ripresa della generazione di immagini di persone rappresenta un momento cruciale nel dibattito etico sull’uso dell’intelligenza artificiale. Con l’aumento della capacità di generare immagini realistiche, cresce la responsabilità degli sviluppatori nel garantire che queste tecnologie non perpetuino stereotipi o disinformazione.
In sintesi, l’evoluzione di Gemini e di altri modelli simili riflette una crescente consapevolezza delle sfide etiche e sociali legate all’intelligenza artificiale. Mentre gli utenti iniziano a esplorare queste nuove funzionalità, la discussione sulle implicazioni etiche della generazione di immagini continuerà a evolversi, evidenziando l’importanza di sviluppare tecnologie in modo responsabile e inclusivo.
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