Divieti in arrivo con l’AI Act: addio al riconoscimento facciale
A partire da domenica 2 febbraio 2024, la legge europea sull’intelligenza artificiale, conosciuta come AI Act, entrerĂ in vigore, segnando un passo storico nella regolamentazione delle tecnologie avanzate. Questa legislazione rappresenta il primo tentativo al mondo di stabilire norme dettagliate per lo sviluppo e l’uso dei sistemi di intelligenza artificiale (IA). Con un approccio incentrato sul rischio, l’AI Act si propone di proteggere i diritti fondamentali dei cittadini europei e garantire un uso responsabile delle tecnologie di IA.
Divieti significativi dell’AI Act
La legge introduce divieti importanti per pratiche di IA considerate a rischio inaccettabile, con l’obiettivo di salvaguardare la sicurezza e i diritti umani. Tra i divieti piĂ¹ rilevanti, troviamo:
- Divieto di sistemi di categorizzazione biometrica che utilizzano dati sensibili, come informazioni relative a convinzioni politiche, religiose, orientamento sessuale e razza.
- Divieto di raccolta non mirata di immagini del volto da fonti pubbliche, come Internet e telecamere di sorveglianza, per la creazione di database di riconoscimento facciale.
- Divieto di riconoscimento delle emozioni in contesti lavorativi e scolastici, nonché nel social scoring e nella polizia predittiva individuale basata esclusivamente sulla profilazione.
Queste misure sono state accolte con favore da vari gruppi di diritti civili e attivisti, che hanno messo in guardia sui pericoli connessi all’uso indiscriminato della tecnologia biometrica.
Le eccezioni e le norme di attuazione
L’AI Act prevede alcune eccezioni per l’uso dell’identificazione in tempo reale da parte delle forze dell’ordine, come il riconoscimento facciale. Tuttavia, questo sarĂ consentito solo in circostanze specifiche e con garanzie rigorose, come:
- Limitazione nel tempo e nello spazio
- Previa autorizzazione giudiziaria o amministrativa
Situazioni di emergenza, come la ricerca di persone scomparse o la prevenzione di attacchi terroristici, sono alcuni dei casi in cui sarĂ possibile utilizzare questi sistemi. Inoltre, l’uso di sistemi di riconoscimento facciale a posteriori sarĂ considerato ad alto rischio e richiederĂ un’autorizzazione giudiziaria legata a un reato specifico.
L’impatto dell’AI Act a livello globale
La Commissione Europea ha avviato una consultazione sui divieti previsti nell’AI Act per redigere linee guida sull’attuazione delle pratiche vietate. Queste linee guida, attese nelle prossime ore, forniranno indicazioni pratiche su come applicare le nuove norme e garantiranno un’efficace implementazione della legge.
Il panorama dell’IA in Europa è in continua evoluzione e l’AI Act rappresenta un tentativo significativo di stabilire un equilibrio tra innovazione tecnologica e rispetto dei diritti umani. Mentre le aziende tecnologiche e le istituzioni si preparano ad adattarsi a queste nuove normative, la sfida sarĂ garantire che l’uso dell’IA avvenga in modo etico e responsabile, evitando abusi e garantendo la protezione dei dati personali.
In un contesto globale in cui altre nazioni stanno seguendo l’esempio europeo, le ripercussioni dell’AI Act potrebbero estendersi oltre i confini dell’Unione Europea, incoraggiando altre giurisdizioni a considerare normative simili. L’adozione di standard elevati in materia di IA non solo contribuirĂ a proteggere i diritti dei cittadini europei, ma potrebbe anche stabilire un modello da seguire per il resto del mondo, promuovendo un uso piĂ¹ sicuro e responsabile della tecnologia in continua evoluzione.