Divieti AI Act: le nuove linee guida dell’Ue per aziende e governi

La recente introduzione delle linee guida dell’AI Act da parte della Commissione Europea segna un momento cruciale nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale (IA) all’interno dell’Unione Europea. Entrata in vigore il 2 febbraio 2024, questa legge ha come obiettivo principale quello di garantire la sicurezza e i diritti dei cittadini, promuovendo un utilizzo etico delle tecnologie emergenti. Le nuove direttive forniscono maggiore certezza giuridica alle aziende e alle autorità nazionali, affrontando le sfide uniche e complesse che l’innovazione tecnologica presenta.

pratiche vietate dall’AI Act

Le linee guida delineano otto pratiche specifiche che sono categoricamente vietate. Ecco un elenco delle più significative:

  1. Uso di tecniche manipolative e subliminali: Queste tecniche possono sfruttare le vulnerabilità delle persone e richiedono un’attenzione particolare nella comunicazione e nel marketing.
  2. Sfruttamento delle vulnerabilità: Pratiche discriminatorie basate su fattori quali età, disabilità e situazione economica sono severamente vietate.
  3. Social scoring: La valutazione del comportamento degli individui basata su dati raccolti è considerata inaccettabile, per proteggere la dignità e i diritti fondamentali.
  4. Polizia predittiva individuale: Questa pratica, basata sulla profilazione, può portare a discriminazioni e violazioni della privacy, richiedendo un approccio più umano nella gestione della sicurezza.
  5. Scraping non mirato di immagini facciali: Limitare l’uso indiscriminato di dati biometrici è essenziale per proteggere la privacy degli individui.
  6. Riconoscimento delle emozioni: La sorveglianza delle emozioni sul lavoro e a scuola è vietata per tutelare i diritti dei lavoratori e degli studenti.
  7. Categorizzazione biometrica: L’utilizzo di caratteristiche sensibili, come le convinzioni politiche o religiose, è severamente vietato.
  8. Identificazione biometrica remota: Questa pratica è soggetta a eccezioni limitate, evidenziando la necessità di bilanciare sicurezza e diritti civili.

governance e applicazione delle norme

Le autorità nazionali di vigilanza dei mercati e il Garante per la protezione dei dati sono stati designati come responsabili dell’applicazione delle norme dell’AI Act. Queste autorità possono intraprendere azioni esecutive in relazione ai divieti, ma gli Stati membri devono designarle entro il 2 agosto 2025. Questo periodo di transizione rappresenta una finestra temporale in cui aziende e autorità dovranno adattarsi alle nuove regole.

In conclusione, le linee guida dell’AI Act rappresentano un passo significativo verso una regolamentazione più rigorosa e responsabile dell’intelligenza artificiale in Europa. L’Unione Europea si pone come leader nel panorama globale della regolamentazione dell’IA, affrontando un tema sempre più rilevante nel dibattito pubblico contemporaneo e garantendo la protezione dei diritti dei cittadini in un contesto tecnologico in continua evoluzione.

Change privacy settings
×