Denunciati per app che promettevano di curare l’acne
Della serie: in giro c’è di tutto.
Alcuni sviluppatori senza scrupoli hanno creato delle app per iPhone e Android che promettevano di trattare in maniera efficace l’acne, e sono stati diffidati dall’FTC dal continuare a produrre app basate su “promesse ingannevoli.”
Secondo i sedicenti sviluppatori, le app AcneApp e AcnePwner per Android e iPhone avrebbero curato l’acne degli ingenui utenti se questi avessero semplicemente tenuto i loro smartphone davanti al viso per alcuni minuti ogni giorno, emettendo dei raggi sulle aree colpite dalla malattia.
Inutile dire che le app erano a pagamento e che questi truffatori purtroppo hanno trovato un gran numero di utenti disposti a credere alla loro storia.
AcnePwner è stato scaricato 3.300 volte dall’Android Market al prezzo di 0,99 dollari. Gli utenti che utilizzano un iPhone sono stati ancora più incauti, scaricando AcneApp addirittura 11.600 volte, al prezzo di 1,99 dollari.
“Gli smartphone rendono la nostra vita più semplice in un numero infinito di modi ma sfortunatamente, quando si tratta di curare l’acne, nessuna app può venirvi in aiuto”, ha commentato il direttore dell’FTC Jon Leibowitz.
Nella descrizione di AcneApp era scritto: “Quest’app è stata sviluppata da un dermatologo. Uno studio pubblicato dal British Journal of Dermatology ha mostrato che trattamenti con luce bianca e rossa eliminano i batteri responsabili dell’acne e riducono l’acne del 76%”.
Come punizione per i loro prodotti ingannevoli, a Koby Brown e Gregory W. Pearson (AcneApp) è stato ordinato di pagare 14.294 dollari di danni, mentre Andrew N. Finkle (Acne Pwner) se l’è cavata con 1.700 dollari.
Agli sviluppatori è stato inoltre proibito di realizzare altre app che promettano di curare l’acne o altre patologie.