Come funziona la ricetta medica online e cosa cambia per i pazienti
Tutti quanti siamo abituati alla classica ricetta dal medico di famiglia, ma con la ricetta medica online molte cose cambieranno.
A partire dal 2025, il modo in cui i cittadini italiani ricevono le prescrizioni per i farmaci di fascia C, ricadenti sotto il costo a carico degli stessi, subirà una bella rivoluzione. Questo cambiamento è reso possibile dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025, che andrà ad abrogare le tradizionali ricette cartacee, sostituendole con una versione digitalizzata.
Con questa impennata verso la digitalizzazione, i medici potranno inviare le ricette via e-mail, WhatsApp e tanti altri canali, rendendo così la vita più semplice per i pazienti, che non dovranno più recarsi fisicamente negli ambulatori per ricevere carta e penna! Questo approccio mira a snellire la burocrazia e garantire comodità agli utenti, che, da un semplice codice digitale, potranno ricevere i farmaci un po’ come già avviene con le ricette rosse, dedicate ai farmaci coperti dal Servizio Sanitario Nazionale.
La legge di bilancio e il suo impatto sul sistema sanitario
La legge che introduce questa novità è l’articolo n. 54 della Legge di Bilancio 2025. Quest’articolo, dal titolo “Dematerializzazione delle ricette mediche cartacee”, è fondamentale per comprendere come si articolerà il passaggio al digitale. La norma, che si può trovare nelle pagine 238-240 del PDF consultabile sul sito della Camera dei Deputati, punterà a migliorare il monitoraggio della prescrizione. Insomma, la ricetta bianca non sarà più solo un foglio di carta, ma un documento elettronico in grado di alimentare il fascicolo sanitario elettronico. Questo significa che, mentre i medici prescrivono i farmaci, essi al tempo stesso contribuiranno all’aggiornamento delle informazioni mediche del paziente. Per la prima volta, tutte le prescrizioni, siano esse a carico del SSN, dei servizi territoriali o dei cittadini, verranno generate in digitale. Ogni ricetta porterà con sé un Numero Ricetta Elettronica riconosciuto da tutti i farmacisti.
Risolvendo un problema annoso, quello delle interpretazioni succinte della calligrafia medica, il nuovo sistema dovrebbe velocizzare e rendere più sicuro l’approvvigionamento dei farmaci giusti. Non ci saranno più ambiguità dovute a scritture poco chiare, il tutto attraverso un semplice codice identificativo che permetterà ai farmacisti di accedere in tempo reale alle prescrizioni.
Le criticità da affrontare nel cambiamento
Nonostante i vantaggi promettenti, il passaggio alla digitalizzazione delle ricette mediche non è privo di sfide. Un esempio recente viene dalla piattaforma Sogei, l’ente coinvolto nella gestione del sistema delle ricette digitali. I malfunzionamenti che hanno colpito il servizio in varie Regioni italiane non sono di certo passati inosservati. Infatti ci sono stati casi in cui il sistema si è bloccato, costringendo i medici a tornare temporaneamente all’utilizzo delle vecchie ricette rosse, scritte rigorosamente a mano, con buona pace della tanto agognata digitalizzazione. Questi problemi hanno, di conseguenza, causato lunghe attese e frustrazione nei pazienti, costretti a rimanere in coda per ricevere le loro necessità terapeutiche.
Silvestro Scotti, segretario del sindacato FIMMG , ha espresso preoccupazioni riguardo agli ostacoli che il sistema potrebbe affrontare. La digitalizzazione, seppur necessaria in questo mondo sempre più tecnologico, richiede una certa stabilità operativa e una continua manutenzione delle piattaforme impiegate. I malfunzionamenti possono creare una vera e propria crisi, causando disagi e confusione nei pazienti. In un periodo in cui l’efficienza del servizio sanitario è sotto i riflettori, è cruciale garantire che la transizione al digitale non comprometta la qualità dell’assistenza sanitaria. Quindi l’attenzione rimane alta e sarà interessante monitorare l’evoluzione di questo progetto e le risposte che il sistema adotterà per superare le iniziali criticità.