Android e iOS prendono piede rispetto a Sony e Nintendo

Secondo una nuova ricerca della società di analisi Flurry, i giochi iOS e Android ora generano più ricavi di tutti di tutti i giochi di Nintendo e Sony messi insieme.

Nintendo e Sony sono stati al vertice del mercato dei giochi portatili per anni, generando insieme 2,2 e 1,6 miliardi di dollari di fatturato rispettivamente nel 2009 e 2010. Quest’anno però, Flurry prevede che le loro entrate combinate si attesteranno su di un relativamente piccolo guadagno di 1,4 miliardi di dollari, mentre iOS e Android dovrebbero arrivare a 1,9 miliardi.

Se le proiezioni di Flurry si rivelassero vere, allora il mercato dei giochi portatili avrà per la prima volta da anni due nuovi leader. Flurry attribuisce il picco di vendite di iOS e Android al loro prezzo basso e all’alto tasso di adozione dei nuovi dispositivi quali smartphone e tablet.

E’ un sorprendente ribaltamento, ma probabilmente Sony e Nintendo devono fare i conti con il fatto che iOS e Android sono in grado di garantire esperienze di gioco molto più ricche delle console PSP o 3DS. Certo richiedono sviluppatori molto capaci e hardware potente, ma le idee nuove come Disney Mobile AppMates prendono quello che avrebbe potuto essere un semplice gioco legato al film film e lo trasformano in qualcosa di molto speciale.

Anche franchise come Angry Birds hanno ribadito che un gameplay estremamente semplice e la possibilità di giocare ovunque sono in grado di creare un enorme seguito. Nonostante ciò Nintendo ha dichiarato che non ha intenzione di entrare in questo tipo di mercato. Sony invece sembra più aperta alle possibilità di espandere la propria presenza nel mercato mobile.

La PlayStation Xperia Play infatti prevede nel proprio catalogo una sezione speciale di giochi per cellulari e l’imminente Playstation Vita ha un sistema 3G per rendere possibile il gioco uno contro uno. La sfida sarà dura perchè iOS e Android hanno dalla loro parte il prezzo estremamente basso dei propri giochi che invita chiunque a fare almeno una prova, cosa non altrettanto valida per chi produce giochi dai 20 euro in su.

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