Altro che Samsung e iPhone, la nascita del primo smartphone è decisamente più datata rispetto a quello che la gente può pensare.
L’IBM Simon, lanciato sul mercato il 16 agosto 1994, segna un capitolo importante nella storia della tecnologia. È considerato il primo smartphone mai realizzato, anticipando di anni il rivoluzionario iPhone. Dotato di uno schermo touchscreen, Simon ha cercato di coniugare le funzionalità di un telefono e di un computer portatile. Tuttavia, la scarsa autonomia della batteria, appena superiore ai 60 minuti, ha limitato il suo successo commerciale.
Il progetto dell’IBM Simon affonda le radici nel 1992, all’epoca di un’era in cui la tecnologia mobile era ancora nelle sue fasi embrionali. Presentato al Comdex di Las Vegas, il prototipo, chiamato “Sweetspot”, ha suscitato grande interesse. BellSouth ha visto il potenziale di questo dispositivo e ha avviato una collaborazione con IBM per svilupparlo. Tuttavia, prima di arrivare al prodotto finale, ci furono altre collaborazioni tentate, ad esempio con Motorola, che non andarono a buon fine. Così la produzione passò a Mitsubishi Electric, un partner chiave nel trasformare il sogno di Simon in realtà.
Il dispositivo fu ufficialmente annunciato nel 1993, rivelando una frase che ad oggi sembra profetica: era la prima volta che un computer trovava posto all’interno di un telefono. Semplicemente, rivoluzionario per quel periodo, Simon combinava la funzionalità di un PDA con la comunicazione telefonica. Quando finalmente vide la luce il 16 agosto 1994, il suo prezzo – 895 dollari con contratto – risultò particolarmente elevato per il mercato. Questa cifra altissima in un contesto tecnologico non ancora maturo rappresentò un ostacolo per molti potenziali acquirenti, limitando le vendite a circa 50.000 unità nel primo anno.
Entrando nel dettaglio delle specifiche, l’IBM Simon si presentava con un design che, a prima vista, sembrava un po’ ingombrante per gli standard attuali, pesando 510 grammi. La sua forma non era delle più eleganti, però, il suo schermo LCD da 4,7 pollici, con una risoluzione di 160 x 293 pixel, e la funzionalità touchscreen rappresentavano una vera innovazione. Questa tecnologia permetteva un’interazione più intuitiva rispetto ai dispositivi dell’epoca, rendendo la navigazione tra le applicazioni più semplice.
Simon era alimentato da un processore x86 da 16 MHz e aveva 1 MB di RAM, una capienza che oggi potrebbe sembrare ridicola, ma che era incredibile per il tempo. La memoria interna, espandibile attraverso uno slot PCMCIA, offriva un’ulteriore flessibilità. Il sistema operativo era un tipo di ROM-DOS, corredato da un’interfaccia grafica chiamata “Navigator” che aiutava a gestire le diverse funzioni. Tra queste, spiccava anche la tastiera predittiva, capace di suggerire le parole che l’utente stava digitando.
Non è da dimenticare l’app per disegnare e fare schizzi digitali. Grazie a un pennino integrato, gli utenti potevano esprimere la loro creatività direttamente sullo schermo. La possibilità di inviare i disegni via fax era un’ulteriore chicca, pensata per i * professionisti* e per coloro che erano sempre in movimento. Questo mix di funzioni ha tentato di posizionare Simon come un dispositivo utile sia per il lavoro che per la vita quotidiana, ma nonostante queste innovazioni l’aspettativa si scontrò con il limite della batteria.
Nonostante il simbolismo storico e le grandi aspettative, l’IBM Simon non ha avuto il successo commerciale sperato. Le vendite iniziali avevano mostrato segni promettenti, ma il dispositivo fu in produzione solo per sei mesi. Tra i motivi principali del flop, la durata della batteria è senza dubbio il più significativo. Con un’autonomia risibile di poco oltre un’ora, gli utenti si trovarono in difficoltà e frustrazione, un’aspetto che limitava pesantemente l’esperienza d’uso.
Immaginate di dover utilizzare un dispositivo così avanti nei tempi, ma sempre in compagnia del caricabatterie. Questa disfunzione, combinata con un prezzo elevato e una concorrenza che iniziava a farsi avanti, ha reso difficile per Simon conquistare il mercato. Sebbene IBM tornò sui suoi passi senza investire ulteriormente in modernizzazioni o aggiornamenti, il Simon rimane un oggetto iconico. Il suo impatto ha contribuito a plasmare il futuro degli smartphone e ha aperto la strada a tutto ciò che oggi consideriamo scontato nella tecnologia mobile.
Le app di navigazione e intrattenimento possono ridurre drasticamente la durata della batteria dello smartphone.…
Il governo canadese chiede a TikTok di limitare alcune operazioni per motivi di sicurezza nazionale,…
Aumentano le truffe telefoniche in Italia, con chiamate sospette da numeri spagnoli (+34) che mirano…
Telegram lancia le mini app 2.0, introducendo nuove funzionalità come la modalità a schermo intero,…
Google lancia la funzione Scam Detection nell'app Google Telefono, disponibile in beta per dispositivi Pixel,…
Intesa Sanpaolo affronta un nuovo disservizio il 18 novembre 2024, con il sito e l'app…